lunedì 31 marzo 2014

PREPARAZIONE PER LA SCACCHIERA PROGETTUALE

EMBT STUDIO, IL MERCATO DI SANTA CATERINA A BARCELLONA.


Il mercato di Santa Caterina a Barcellona, opera dello studio EMBT, conferma la tendenza della città spagnola a sperimentare nell'ambito architettonico e ad offrire ai suoi abitanti e visitatori nuovi spazi pubblici.
Il progetto nasce dalla vincita, da parte dello studio, di un concorso indetto dall'Istituto Municipale dei Mercati di Barcellona nel 1997. Il concorso prevedeva il recupero dell'area occupata dal mercato di Santa Caterina nel quartiere de La Ribera.
L'area è un luogo intriso di storia, si tratta,infatti, del primo mercato coperto di Barcellona costruito nel 1848 nel centro storico della città sui resti di un quattrocentesco complesso conventuale, eretto a sua volta su costruzioni di epoche precedenti.
Proprio questo carattere storico dell'area è stato fonte di ispirazione e rispetto da parte degli architetti. Una delle caratteristiche principale dello studio EMBT è quella di guardare verso il futuro,  fatto di modernità e sperimentazione, ma un futuro che rispetta e che vive nella memoria del passato.
"(...) il tempo la storia entrano in questi segni architettonici, la complessità dell'organismo edilizio è la complessità di un pezzo di città : percorsi, corti cortili aiuole,luoghi collettivi,servizi, si susseguono e si connettono,sempre direttamente accessibili dalla città, perchè sia sempre chiaramente chiaramente percepibile che il nuovo non è chiuso in se stesso, non si nega ma accoglie la città e il suo passato"( 10 anni di architettura di Mirralles e Tagliabue EMBT,Marella Santangelo)
 L'architettura di Miralles e Tagliabue è un segno che contrae in se futuro e passato, un passo in avanti ma ancorato a ciò che è la città : storia, persone e contesto. Il contesto è un elemento essenziale, è importante dialogare con il luogo, misurare un opera con le condizioni in cui si va ad adoperare, rapportarla con il paesaggio e con le infrastrutture e farla diventare essa stessa paesaggio ed infrastruttura.
Nel caso del mercato l'intervento dell' EMBT studio si adatta alla complessità del luogo e si aggiunge abilmente alle varie sovrapposizioni storiche ,rispettando le facciate degli edifici antichi, le possibili visuali e la memoria delle rovine. L'edificio fonde la nuova costruzioni con parti esistenti: conserva i muri dell'antico mercato su tre lati e nella parte ipogea si inserisce un piccolo museo dedicato ai resti dell'abside dell'antico convento. 
la ricostruzione di questo simbolo della città come il mercato, il luogo primordiale di incontri di commercio, di scambi e di relazione, contribuisce alla riqualificazione sociale ed urbana del quartiere: gli architetti si impegnano ad intervenire socialmente  inserendo delle residenze sociali per anziani annesse alla struttura.Gli anziani,in fondo,sono coloro che conservano la memoria del vecchio mercato, degli odori dei banchi della carne, della frutta e della verdura, ne conservano memoria e piccoli aneddoti , ancora una volta il passato rimane attaccato al futuro: un luogo pubblico proiettato verso il nuovo capace di attrarre ogni fascia di età, che ribalta il concetto stesso di mercato, rendendolo un luogo attivo 24 ore su 24, ma che allo stesso tempo mantiene il carattere degli anni passati in cui le persone del quartiere si possono ancora riconoscere.

                                               residenza per anziani annesse al mercato.
Santa Caterina è un progetto attento anche a servire il quartiere con altre funzioni : i suoi piani interrati ospitano una raccolta pneumatica dei rifiuti solidi, lo spazio per l'approvvigionamento del mercato, due piani dedicati a parcheggi per autovetture ed una zona museale per ricordare il convento di Santa Caterina.
Si tratta di un edificio che incarna il concetto di mixitè, una mixitè non solo funzionale ma anche storica, un luogo in cui, grazie anche alla continuità tra la pavimentazione interna ed esterna, la città sembra entrare e vivere.L'edificio diviene città, spazio e  infrastruttura.
Ma ciò che fa si che tutte queste caratteristiche convivano in un unico edificio, il cuore dello stesso risiede nella grande e colorata copertura che si estende oltre il perimetro della struttura.
La copertura è il vero BANG del progetto : un enorme velo che copre e contrae sotto di se il futuro e il passato, i flussi della città, le funzioni che ospita il mercato, che diviene un pezzo di città coperta.
La copertura stessa con le sue forme così sinuose e complesse racchiude in se tradizione e modernità: gli archi dall'andamento parabolico dividono la copertura in tre navate così come lo era la chiesa del vecchio convento, e allo stesso modo gli archi di quella particolare forma sono un chiaro richiamo a Gaudì.
Gaudì è citato anche nella coloratissima copertura fatta a tasselli di ceramica i quali ricordano il meraviglioso  Parco Güell,  ma allo stesso tempo richiamano i pixel degli schermi che fanno parte della nostra vita quotidiana.
Ritroviamo Gaudì, e quindi la tradizione architettonica spagnola, anche nei discendenti dell'acqua : sono 7 le partizioni che compongono la copertura, raccordate a gruppi di due attraverso canali che portano l'acqua fino al fronte dove si trovano, nascosti in "pilastri ad albero", gli unici pluviali della costruzione. Lo stesso sistema di pilastri cavi in cui veniva raccolta l'acqua pluviale è presente Parco Güell.

pilastri del mercato di santa Caterina a confronto con quelli utilizzati da Gaudi

confronto tra la copertura del mercato e le panchine di parco guell


confronto tra gli archi utilizzati da Gaudì in casa Battlò
L'importanza della copertura, interpretata come un grande velo mosso dal vento lo ritroviamo anche in un altra opera dell'EMBT studio, ovvero Biblioteca de Palafolls.


Qui la copertura si mimetizza camaleonticamente con il terreno e il paesaggio circostante coprendo un edificio che si sviluppa completamente in maniera ipogea.






sabato 22 marzo 2014

STUDIO AMBIENTALE E MORFOLOGICO DELL'AREA

CONOSCIAMO MEGLIO L'AREA DI STUDIO....

Prima di intraprendere la progettazione della nuova funzione che andrà ad inserirsi nel lotto scelto, tra i possibili nell'ambito del progetto "Tevere Cavo", è necessario fare uno studio preliminare sia dal punto di vista ambientale che morfologico, ponendo cura su quelli che sono gli aspetti relativi all'illuminazione solare,ai punti di vista e alle giaciture utili ai fini progettuali.


venerdì 14 marzo 2014

FILL THE URBAN VOIDS

IPOTESI DI PROGRAMMA

Per poter stilare un programma edilizio al fine di rendere un urban voids un pieno urbano, un luogo da vivere, un punto di attrazione del quartiere, uno spazio percorribile, sono partita da un analisi di ciò che circonda l'area e mi sono posta due quesiti:

  • COSA MANCA IN QUESTO LUOGO?
  • COSA POTREBBERO DAVVERO SFRUTTARE E BEN VOLERE I CITTADINI?
partendo da questi semplici considerazioni e analizzando il contesto ho ipotizzato due soluzioni che potrebbero colmare quel piccolo lotto posto tra delle opere architettoniche così importanti come: il MAXXI,l'auditorium e il palazzetto dello sport di Pier Luigi Nervi.
E' molto importante trovare dei progetti che possano "accompagnarci" e aiutarci ad elaborare le scelte compiute, così ho analizzato due edifici che per forma e funzione si avvicinano alle mie esigenze, e ne ho lasciato un terzo di riserva.



lunedì 3 marzo 2014

TODO1 :

THE DISCOVERY OF THE URBAN VOIDS 

Il primo passo da compiere nell'iter progettuale è quello di individuare 2 aree( ed una di "riserva") tra i vuoti urbani individuati nel quartiere Flaminio o nelle immediate vicinanze dello stesso.
Questa scelta è dettata da una pura analisi sensoriale e percettiva : ogni luogo ha delle proprie caratteristiche che possono più o meno suggestionare lo spettatore in modo diverso , proprio in base a queste percezioni si sono scelte tre aree tra tutte quelle proposte dal docente.

Le zone in giallo sono quelle proposte:

di seguito vi sono 4 piccole tavole che raccontano in breve la storia del quartiere Flaminio, le sue caratteristiche climatiche e gli edifici più significativi che vi si trovano; seguono le aree scelte ed una piccola analisi del loro intorno: