martedì 22 aprile 2014

PARTNERSHIP AL PROGETTO (2)

UN MERCATO A KM 0 NEL CUORE DI ROMA SI PUO'?

SI, CAMPAGNA AMICA NE E' UNA PROVA! INTERVISTA A PIETRO HAUSMANN ORGANIZZATORE DEL MERCATO AL CIRCO MASSIMO.


Sabato 19 Aprile 2014 ho visitato un luogo di Roma che per molti aspetti ha un carattere magico: si tratta del mercato organizzato nell'area del vecchio mercato Ebraico del pesce in Via san Teodoro 74, a pochi passi dal Circo Massimo. Si tratta, in realtà, di un piccolo luogo in cui un esplosione di colore, dato dai fiori e dalla cura con cui sono disposti i banconi della verdura e delle confetture, non può che far tornare il buon umore anche in una piovosa giornata come quella di Sabato.
E'  un piccolo esempio di mercato che garantisce la vendita di prodotti controllati, prodotti unicamente nella regione lazio e che basa la propria forza sul rapporto diretto tra produttore e consumatore.
Piccolo esempio, è vero, ma che può portare ad un enorme passo avanti verso un'attenzione maggiore all'educazione alimentare e verso l'importanza dei rapporti interpersonali.
Qui ho avuto l'occasione di parlare con Pietro Hausmann che si occupa dell'organizzazione di questo spazio e che ha molte iniziative interessanti che si potrebbero sicuramente realizzare e potenziare in uno spazio che nasce ed è progettato proprio per ospitare questo genere di mercati.
Qui di seguito è possibile leggere la breve intervista fatta proprio in quella sede.


G:" Cosa ne pensi del mio progetto, può funzionare in quest'area di Roma, ovvero tra lo stadio Flaminio e l'Auditorium di Renzo Piano?"

P "Allora ti dico subito che noi organizziamo tre domeniche al mese un mercato all'interno dell'Auditorium di Roma. Questo perchè durante il fine settimana, in particolar modo la Domenica, di fronte all'Auditorium c'è molto movimento dovuto alle persone a passeggio, alle famiglie che portano i loro bambini nella pinacoteca antistante il parco della musica o ,durante la stagione invernale, nella pista di pattinaggio che viene montata proprio nei giardinetti li davanti. Così abbiamo chiesto in concessione uno spazio all'Auditorium  dove,ad oggi, si è venuto a creare il nostro secondo mercato di Roma. Questo, grazie alla sua posizione centrale, raccoglie i consumatori del quartiere Flaminio e  Parioli e sta allargando sempre di più il suo bacino d'utenza. Ciò per dirti che la tua idea di inserirlo in quest'ambito è più che giusta poichè quest'area è in una fase di sviluppo urbanistico e sociale. Prima che venisse realizzato l'Auditorium questa zona non godeva di una bella fama. Dopo la realizzazione di quest'ultimo e grazie ai negozi e ai bar  che  si affacciano sulla strada si è verificato  un completo ribaltamento della situazione, tanto che il nostro mercato anziché avvenire una sola volta a settimana potrebbe trovare sede in uno spazio che sarebbe pronto ad accoglierlo due o tre volte alla settimana."

G:"In realtà la mia intenzione sarebbe quella di creare un mercato aperto ogni giorno magari alternando ciclicamente le associazioni di produttori che sono interessate alla vendita. Però ciò che mi preme è il problema relativo al carico e lo scarico merci, quali sono le problematiche che riscontri in questo senso?"

P:"Per me è stato molto importante fissare un sistema di regole:  ho stabilito che lo scarico debba avvenire, da parte di ogni produttore,necessariamente prima delle otto, quando il consumatore ancora non dovrebbe essere presente nel mercato, che apre ,ufficialmente, alle ore 9:00.
Dico dovrebbe poichè questa struttura è dotata di un solo ingresso dalla parte della strada e nel momento in cui questo viene aperto per far entrare i produttori per la sistemazione della merce, inevitabilmente il consumatore che si trova a passare entra, anche se in un orario precedente a quello dell'apertura.Quindi si crea un lasso di tempo ,in cui, mentre i produttori sistemano la merce sui "banchi", già molti clienti girano fra essi. Un altro problema è legato al fatto che, a volte, non abbiamo il tempo materiale per stampare i prezzi da esporre.

G:" Quindi l'ideale per te sarebbe quello di avere due ingressi dedicati l'uno alle persone e l'altro alle merci?"

P:" Si assolutamente! sarebbe ideale che questi fossero opposte, che non si scontrassero mai."

G:" Io avrei previsto l'ingresso per i clienti direttamente dallo spazio-piazza e lo scarico merci in una zona ipogea dotata di un montacarichi per far arrivare direttamente la merce a livello del mercato, che ne pensi?"

P:"Questo discorso è giusto: sarebbe l'ideale se  i camion  potessero  arrivare direttamente all'interno di un magazzino, lasciassero la merce sotto le direttive di un addetto responsabile e se ne andassero senza intralciare in alcun modo il mercato.
Considera che in genere un produttore arriva intorno alle 6,30-7,00 e impiega circa una mezzora per poter allestire il bancone di vendita. Ad esempio, chi ha il bancone di frutta e verdura ci impiega circa una mezzora, quaranta minuti a preparare il proprio banco, creando giochi di colore attraverso ortaggi diversi.
E' importante  che ognuno abbia un proprio tempo di preparazione ed è  essenziale che il produttore possa personalizzare il proprio stand a proprio piacimento secondo il modo per loro più accativante per vendere la merce."

G:" Ma qui come funziona, ci sono solo produttori associati?"

P:"Si, tutti i banchi che sono  all'interno di questo mercato sono associati a COLDIRETTI.
Ed è proprio Coldiretti che ha creato CAMPAGNA AMICA al fine di dare uno sbocco commerciale ai produttori ad essa associati. Quindi è la stessa CAMPAGNA AMICA ad organizzare i mercati come questo in cui sei oggi. Tra l'altro da poco abbiamo creato una catena di "botteghe" che vendono solo prodotti dell'associazione e che sono controllati ogni sei mesi, oltre che una serie di ristoranti associati che vendono piatti CAMPAGNA AMICA. Tieni presente,inoltre, che in questo mercato vengono venduti solo prodotti laziali. Non troverai mai il riso o il parmigiano regiano poichè non sono prodotti della nostra tradizione, non troverai mai il formaggio di fossa, perchè non è una nostra specialità regionale. Questo serve sia per incentivare l'economia regionale, sia per educare il consumatore su ciò che è davvero a km 0  e lavorato in modo sano e naturale. Cerchiamo di promuovere solo i prodotti stagionali e creiamo offerte per incentivare il consumo delle verdure di stagione sempre con lo scopo di educare il cliente."

G:" Supponiamo che dovessi realizzare un progetto per te e per l'associazione Campagna Amica cosa vorresti inserire in questo progetto?"

P:"Allora come punto fondamentale, come già abbiamo detto, ti chiederei di migliorare il servizio di carico e scarico, che è un problema importante. Poi ti chiederei di riprodurre due elementi presenti in questo mercato: la disposizione circolare dei banconi che consente un contatto produttore- cliente a 360° e l'illuminazione naturale dall'alto: nelle giornate di sole i banchi di questo mercato solo illuminati da una pioggia di luce  che risalta ancor di più i colori naturali degli ortaggi. Ti chiederei di inserire un servizio bancomat che qui manca e soprattutto la rete wi-fi che copra tutta l'area e che ad oggi è un elemento indispensabile.
Un altra cosa che questo mercato soffre molto è la mancanza di parcheggi. Durante le giornate di pioggia,come questa, si creano ingorghi stradali di una certa importanza proprio all'ingresso del mercato.
Mi piacerebbe,poi, avere uno spazio ristoro in cui gustare piatti della tradizione italiana; qui in parte abbiamo già realizzato questo adattandoci allo spazio che era disponibile: trasformando un piccolo locale in una cucina in cui un agriturismo associato scalda e distribuisce prodotti da lui cucinati utilizzando ingredienti genuini e a km 0.
Sarebbe interessante inserire uno spazio libreria per la vendita di libri che insegnino l'importanza dell'educazione alimentare e dei prodotti a km 0, così come uno spazio cinema e un bar per fare aperitivi che rendano questo luogo fruibile quando il mercato è assente.
L'incontro cliente-produttore, seconda la nostra logica, avviene una sola volta a settimana poichè il cliente deve capire che i produttori durante la settimana lavorano per loro e durante il week-end sono pronti a vendere la loro produzione in modo diretto."  

G:" Io avevo pensato anche di inserire spazi didattici all'interno dell'area, così da educare anche i più piccoli verso il cibo più sano. cosa ne pensi?"

P:"Si, mi sembra un iniziativa interessante! Anche noi, in questo senso, abbiamo inserito dei laboratori, che, mentre le mamme fanno la spesa, tengano impegnati i bimbi e con  il gioco  gli insegnino il valore del cibo  attraverso il laboratorio del gusto e della pittura con i colori ricavati dagli ortaggi. Molti bimbi che sono venuti in questo mercato spesso non conoscevano gli animali della fattoria e così abbiamo anche organizzato anche degli incontri con gli animali in questo piccolo spazio all'aperto."

Dopo questo colloquio Pietro mi ha portato a fare un giro nel mercato per mostrarmi in maniera diretta le problematiche e le questioni di ordine pratico legate al mercato. Per prima cosa mi ha mostrato quanto sia importante la disposizione dei banchi. E' essenziale che due banchi che vendano lo stesso prodotto siano posti lontani l'uno rispetto all'altro, così come è opportuno cercare di creare delle connessioni tra i banchi : se c'e il banco dei formaggi sarebbe interessante metterlo accanto quello delle confetture e del miele così da far assaggiare al cliente le primizie alimentari abbinate tra loro. Bisogna tentare anche di accontentare l'occhio del cliente con giochi cromatici sia attraverso il bancone dei fiori, che generalmente deve essere posto vicino all'ingresso per attirare il cliente, e  sia attraverso quello delle verdure. E' importantissimo incentivare il dialogo produttore consumatore in ogni circostanza e lavorare sulla filiera corta.Ma ,soprattutto, è importante che la merce sia venduta ad un prezzo equo che viene stabilito direttamente all'interno del mercato e non unicamente dal produttore.
 Troppo spesso, infatti, il biologico viene venduto ad un prezzo eccessivo solo perchè va di "moda". Questo è sbagliato poichè il biologico è solo uno dei tanti impegni che l'uomo deve prendere con il proprio pianeta e con la propria vita per rispettarla ed amarla.  Deve essere un impegno onesto e costante, una "forma mentis" perenne e, non un semplice capriccio o moda.



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